di Zhang Zhao Peng
Nel 1993, per realizzare un progetto di generazione di energia idroelettrica, i lavori nell’area di The Three Gorges inaugurarono l’ondata di immigrazione più importante e più grande della storia cinese: la città di oltre 2.000 anni fu ridotta in rovina in soli due anni.
In Cina, nello stesso periodo, tali demolizioni abbondavano. Quando ero bambino, ho sperimentato anche io il reinsediamento e la demolizione.
Per soddisfare i propri desideri, i capitalisti trasformavano i villaggi in grattacieli.
Tra casa e scuola c‘era una vasta area di macerie, proprio come si vede nel telegiornale sul Medio Oriente in tv, piena di mattoni rotti. Era difficile immaginare che fosse esattamente la stessa strada che percorrevo andando a scuola.
Quella fu la prima volta che capii cosa fosse la “guerra”.
Sull’immagine
Nell’angolo in basso a destra ci sono io ora.
Ho incontrato me stesso da bambino in un sogno… La mamma mi ha preso la mano e mi ha salutato quando sono tornato a casa da scuola.
A mio avviso, questo tipo di scena è raro, perché so che di solito è molto impegnata, parte presto e torna tardi ogni giorno.
Il me di ora, ovviamente, vorrebbe che mia madre avesse potuto accompagnarmi di più in quel momento.
Sono sempre solo, ma la buona notizia è che ho un buon amico, un cane nero. Sta proprio nel mezzo del quadro. Nel mentre è in riproduzione il video musicale di Another Brick in the Wall dei Pink Floyd.
A proposito dell’album The Wall, ha avuto un forte impatto su di me. L’album è un lavoro completamente realistico sui danni causati alle persone dalla seconda guerra mondiale: le famiglie in lutto rendono i bambini insicuri e ritirati, la rigidità della scuola sopprime la natura degli studenti.
La storia dell’album ruota attorno a un cantante immaginario la cui solitudine è paragonata a un muro spirituale creato da lui in varie fasi della sua vita, incapace di superarlo. Una sorta di perdita spirituale del rifiuto, che non viene trasferita dalla volontà personale, ma si evolve e si sviluppa con la crescita della sua vita.
Immagine in evidenza: Zhang Zhao Peng, Che cosa è vero, 2022. Olio su tela.
