di Maria Grazia Tassone
Burrell Collection. È la prima immagine che la mente mi ha restituito al pensiero della dicotomia Naturale/Artificiale. L’immagine di una collezione eclettica ed estesa di pezzi d’arte, allestiti in un edificio costruito appositamente per accoglierla in totale immersione nel Pollok Country Park, il parco più grande di Glasgow (Scozia, UK), con boschi e giardini. Quindi naturale e artificiale possono stare insieme e creare qualcosa di meraviglioso?
Come da definizione di vocabolario, se pensiamo che è artificiale tutto ciò che viene fatto e ottenuto con arte, in contrapposizione a ciò che è per natura, allora sembra che l’artificiale sia il nostro nuovo naturale; viviamo quotidianità che ci costringono a dover decidere di entrare in contatto con qualcosa di naturale. Ho chiesto a ChatGPT un parere sulla dicotomia e ho ottenuto risposte diverse e dettagliate in base al modo in cui ho posto la domanda ma in sintesi “la percezione della dicotomia naturale-artificiale può variare in base alla formazione, alle esperienze personali e alle prospettive culturali di ciascun individuo ed è necessaria una valutazione oculata dei rischi e dei benefici associati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale”. I campi di applicazione delle nuove tecnologie e quindi dell’IA sono tanti; per interesse personale e professionale mi sono concentrata sulla relazione e l’impatto che l’IA sta avendo e potrebbe avere in ambito sociologico, artistico e risorse umane e ho proseguito quindi il mio “dialogo” con ChatGPT focalizzando questi temi. Al netto dei vantaggi che questa tecnologia sta apportando in questi settori (la capacità di procedere ad analisi di dati massivi per agevolare la ricerca sociologica; l’ottimizzazione dei processi HR, a cominciare dalla selezione con l’utilizzo degli ATS – Applicant Tracking System – software già regolarmente utilizzati da quasi tutte le società; la capacità di manipolare, trasformare e generare opere in qualsiasi forma artistica) l’elenco degli svantaggi è preoccupante e simile per ogni ambito di applicazione: rischio di bias algoritmici e nell’analisi dei dati, rischi per privacy, sicurezza e copyright, dipendenza tecnologica e disoccupazione tecnologica; e occorre tenere in considerazione anche l’impatto sull’ambiente in termini di consumo energetico. In un altro secolo e in un differente contesto economico e sociale, Pier Paolo Pasolini argomentava lo sbilanciamento tra sviluppo, favorito dalla tecnologia “La tecnologia (l’applicazione della scienza) ha creato la possibilità di una industrializzazione praticamente illimitata, e i cui caratteri sono ormai in concreto transnazionali” e progresso, manchevole. Qualche decennio prima il mondo era cambiato per sempre. Protagonista della stagione cinematografica 2023 è stato “Oppenheimer”; il film racconta la storia di J.R. Oppenheimer, il fisico teorico creatore della bomba atomica; la narrazione del film tiene in parallelo l’entusiasmo per il lavoro scientifico e la scoperta, e il dilemma etico circa le possibili conseguenze che da quella scoperta potrebbero derivare. In contemporanea con l’uscita del film nelle sale, la Writers Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori di Hollywood, ha dato il via a uno degli scioperi più lunghi nella storia; tra le richieste rivendicate alle case di produzione e alle piattaforme di streaming, la regolamentazione sull’uso dell’IA nel lavoro di scrittura. La storia dell’uomo è di per sé un susseguirsi di innovazioni tecnologiche e la storia si ripete; il problema non sembra essere la tecnologia ma l’uso che si decide di farne, la questione riguarda quindi la responsabilità etica e metodologica. Al momento l’IA è uno strumento; la capacità di fare una scelta, così come la capacità di discernimento, è ancora prerogativa esclusiva dell’essere umano. È lecito pensare che potrebbe non essere così per sempre?
Sitografia
L. Milù, Impatto dell’Intelligenza Artificiale e Sociologia, in Il Pensiero mediterraneo, 13 dicembre 2023, https://www.ilpensieromediterraneo.it/impatto-dellintelligenza-artificiale-e-la-sociologia/.
L. Montagnoli, Le Intelligenze Artificiali sono un’opportunità o un rischio per la creatività?, in Artribune, 2 aprile 2023, https://www.artribune.com/progettazione/new-media/2023/04/intelligenza-artificiale-creativita-interviste/.