di Elaine Carmen Bonsangue
L’homo può essere definito anti-naturale? L’artificialità è uno strumento attraverso cui risponde al suo messaggio naturale di essere eccentrico?
È il modo attraverso cui vive il proprio ambiente?
L’evoluzione sarebbe stata possibile senza la forza artificializzante dell‘homo?
Il medium tecnologico agisce come filtro che funge da allentamento della pressione selettiva biologica?
Sul piano ontologico l’artefatto è tutto ciò che incorpora una volontà e, di contro, è naturale tutto ciò che invece ne è privo?
È possibile distinguere chiaramente il dato naturale da quello artificiale?
L’insieme delle cose artificiali deriva da quelle naturali senza soluzione di continuità?
