Mentire a se stessi per un lento azzurro sogno
di Paola Mongelli
Dietro la pelle
opaca, blu
un ricordo lontano
vago, a trattenere quel filo
è bastato un momento
Ondeggiava l’illusione
di un cielo sempre terso
seducente tentazione
sedimenta l’abitudine
Infantile, tenace
il canto del vuoto
si fa rapace, apnea
si baratta la voce
il respiro perso
per un lento azzurro sogno
Eppure
basterebbe un momento
un gesto delle dita aperte
per tornare a respirare
sentire la voce
dell’aria, bianca
il muro, l’ombra
la realtà nuda
a tratti intravista
dietro le palpebre blu
eppure, si resta attaccati
Qualunque promessa
purché la bolla non scoppi
che il sogno non scappi
nonostante sia ormai
spento, fiacco
Tentazione suprema
mentire a se stessi
per un lento azzurro sogno.